Impostazione delle tesi per il 46° Congresso del Pri Premessa Il Pri ha programmato il proprio 46° congresso nazionale per fine ottobre 2010 e, anche alla luce delle odierne condizioni del Paese e delle prospettive internazionali, si è posto l’obiettivo politico di attingere al proprio patrimonio di identità democratica e liberale per individuare quei contenuti e quegli accordi con altre forze che, quando realizzati, possano costituire un contributo essenziale allo sviluppo economico, democratico e sociale del nostro Paese. Il quadro parlamentare ha subìto nel mese di aprile improvvisi e profondi sommovimenti in risposta a istanze di dialettica interna nella principale forza politica della maggioranza. Nelle presenti condizioni e in attesa che si determinino nuovi equilibri, un piccolo partito facente parte della stessa maggioranza, come è lealmente il Pri, conscio che le questioni ancora aperte sono di natura strutturale e quindi di soluzione complessa, avverte sempre più che il proprio dovere consista nel guardare liberamente ai contenuti dell’azione di governo piuttosto che ancorarsi a logiche di schieramento. Per conseguire gli obiettivi posti, il Pri ha ritenuto opportuno impostare il 46° Congresso secondo uno schema "a tesi", da discutere e votare secondo le vigenti regole statutarie, in modo che anche le eventuali contrapposizioni congressuali siano declinate sul piano dei contenuti. Insomma, si vuole promuovere un momento di rottura qualitativa rispetto alla degenerazione strisciante della politica nel nostro Paese. A fine ottobre 2007, al termine della Conferenza programmatica, organizzata da "La Voce Repubblicana" a Milano, sviluppatasi in tre sessioni parallele di approfondimento (1. Ordinamento istituzionale ed Europa; 2. Globalizzazione, Stato e Mercato; 3. Bioetica e Ricerca, Ambiente ed Energia), cui parteciparono numerose personalità politiche ed esponenti della cultura laica e liberaldemocratica, prevalentemente non iscritti al Pri, fu presentato un Manifesto Liberale. L’ambito ideal - politico prefigurato in quella Conferenza e gli obiettivi individuati in quel Manifesto appaiono oggi confermati e irrinunciabili, semmai da inquadrare e rafforzare in una strategia di sviluppo del Paese, con una rinnovata enfasi sul Mezzogiorno, sulla semplificazione dei livelli di governo e sulla buona amministrazione della cosa pubblica, e ciò sia per gli effetti della crisi finanziaria mondiale, sia perché lo sviluppo è prodromico rispetto a molte delle altre questioni, sia perché insufficiente è stata l’attenzione che sviluppo, Mezzogiorno, lotta alla corruzione e agli sprechi pubblici hanno finora ricevuto dal Governo. Lo schema a tesi del 46° Congresso Nazionale del Pri non vuole essere una seconda puntata della Conferenza di Milano, per la semplice ragione che questo sarà un congresso di partito e non un dibattito culturale. Ma, certamente, il Congresso partirà dai risultati di quella conferenza, si avvarrà del Manifesto, ne estrarrà e rielaborerà quegli spunti che per il presente e per il medio termine offrono un maggior impatto potenziale sullo sviluppo del Paese. Il Partito tornerà a dialogare con l’elettorato di opinione. Elaborazione di tesi congressuali Dell’attività di elaborazione di ciascuna tesi sarà responsabile di volta in volta un Consigliere Nazionale o una personalità indipendente di area laica e di comprovata cultura della materia. Le tesi saranno elaborate sui seguenti temi (i titoli sono suscettibili di affinamenti, i relatori hanno tutti accettato e confermato il proprio impegno): 1.Questioni internazionali, geopolitiche ed economico-sociali (Italico Santoro) 2.Per una politica lontana dagli affari, per una mano pubblica non invasiva (Oscar Giannino) 3.Il rigore finanziario: condizione necessaria, ma non sufficiente per lo sviluppo e per la Questione Meridionale (Gianfranco Polillo) 4.Quali politiche per un recupero della competitività del Paese? (Saverio Collura) 5.La questione lavoro e pensioni (Gianni Serrelli) 6.Ricerca e Università (Luciano Caglioti) 7.Problemi istituzionali e di revisione costituzionale (Antonio Del Pennino) 8.Liberalizzazione delle professioni (Alessandro De Nicola) 9.Riforma della Giustizia (correlata a liberalizzazione delle professioni e a revisione costituzionale) (Guido Camera) 10.Rinnovamento: L’esigenza di partire dal Territorio (Franco De Angelis). Ciascun relatore di tesi si avvarrà dell’apporto di esponenti della cultura laica, liberaldemocratica, ivi compresi con particolare slancio gli amici repubblicani di sempre, e li inviterà a presenziare e/o a intervenire al 46° Congresso Nazionale del Pri.I relatori saranno coordinati da Riccardo Gallo, il quale avrà anche il compito di riportare a unità e omogeneità le diverse tesi. Gallo convocherà frequenti riunioni collegiali (se opportuno anche in conferenza telefonica) dei relatori. Alle riunioni sarà sempre invitato il Segretario Nazionale del Pri, cui resterà la responsabilità politica ultima dell’intera impostazione. Commissione per le "Questioni internazionali, geopolitiche ed economico – sociali". Coordinatore on. Italico Santoro. Componenti: prof. Lilia Alberghina, prof. Michele Bagella, prof. Rosario Bonavoglia, prof. Sandro Bonella, on. Guglielmo Castagnetti, on. Cinzia Dato, sen. Antonio Duva, dott. Silverio Ianniello, dott. Alia Nardini, dott. Stefano Pietra, on. prof. Giorgio Rebuffa, prof. Antonio Serra, dott. Giancarlo Tartaglia. La commissione è in fase di ulteriore integrazione ed è convocata presso la sede del Pri (Corso Vittorio Emanuele II, 326, Roma) per martedì 8 giugno alle ore 16,00. |